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sabato 14 settembre 2013

Ci sono giorni in cui vorrei fuggire dalla spiaggia dove sono arenati tutti i miei sogni infranti e le mie false speranze e volare libero nel cielo come un gabbiano, senza alcun pensiero se non di poter sorvolare un’infinita distesa di mare in qualunque momento, dalle prime luci dell’alba fino a quando il litorale inizia ad essere illuminato dall’ arancione dei lampioni distribuiti a distanza precisa, troppo lontani perché si possano toccare, ma abbastanza vicini perché i loro colori si possano abbracciare e fondere insieme.
Voglio volare sulle montagne che d’estate bruciano svegliando la notte, passare tra i rami più alti con le foglioline ancora tenere e sentirne il profumo.
Vorrei volare sopra al molo delle mie insicurezze a metà tra la spiaggia della mia monotona vita e il mare dai confini sbiaditi in cui potrei affogare.
Invece ritorno sempre a passeggiare tra quei granelli di sabbia che in fin dei conti raccolgono un po’ di me, forse la parte che più odio, ma sono lo specchio della mia anima.
Ma sono sicuro che un giorno imparerò a volare anche tra le nuvole più alte tra le stelle e da lì potrò ammirare il mio riflesso nel mare che riuscirà a cantarmi una dolce ninna nanna.


Naufrago in quel maledetto mare di pensieri. https://www.facebook.com/pages/Naufrago-in-quel-maledetto-mare-di-pensieri/345044962268973

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