Ci sono giorni in cui vorrei fuggire dalla
spiaggia dove sono arenati tutti i miei sogni infranti e le mie false
speranze e volare libero nel cielo come un gabbiano, senza alcun
pensiero se non di poter sorvolare un’infinita distesa di mare in
qualunque momento, dalle prime luci dell’alba fino a quando il litorale
inizia ad essere illuminato dall’ arancione dei lampioni distribuiti a
distanza precisa, troppo lontani perché si possano toccare, ma
abbastanza vicini perché i loro colori si possano abbracciare e fondere insieme.
Voglio volare sulle montagne che d’estate bruciano svegliando la notte,
passare tra i rami più alti con le foglioline ancora tenere e sentirne
il profumo.
Vorrei volare sopra al molo delle mie insicurezze a metà
tra la spiaggia della mia monotona vita e il mare dai confini sbiaditi
in cui potrei affogare.
Invece ritorno sempre a passeggiare tra quei
granelli di sabbia che in fin dei conti raccolgono un po’ di me, forse
la parte che più odio, ma sono lo specchio della mia anima.
Ma sono
sicuro che un giorno imparerò a volare anche tra le nuvole più alte tra
le stelle e da lì potrò ammirare il mio riflesso nel mare che riuscirà a
cantarmi una dolce ninna nanna.
Naufrago in quel maledetto mare di pensieri. https://www.facebook.com/pages/Naufrago-in-quel-maledetto-mare-di-pensieri/345044962268973
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