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mercoledì 7 gennaio 2015

Amare con l'anima, amare troppo

La verità è che dopo di lei, io non riesco più a provare nulla di forte per nessuno.
È avvenuto quel che più temevo: il mio cuore è diventato sterile.
Incapace d'amare, io che sono sempre stato un campione in questa disciplina olimpionica.
Sì, perché amare è un po' come una lunga corsa, ma il premio non è l'essere ricambiato, ma la consapevolezza che solo amando quella persona potresti essere felice.
Ecco, io non riesco più a provare questo.
Sono ormai passati più di tre mesi da quando ho realizzato che lei non sarebbe potuta essere mia, ma ancora sono rimasto chiuso in me stesso.
Incapace di aprirmi di nuovo all'amore.
Forse ho paura.
Di cosa non lo so, forse di dimenticare tutto ciò che ho provato, come mi sono sentito, come la mia vita sia diventata più bella grazie all'amore per lei.
O forse sto solo fuggendo da me stesso, pur tornando sempre a rintanarmi in me stesso e nel ricordo di quell'amore.
Avrei voglia di innamorarmi nuovamente, ma trovo sempre una scusa, un difetto, una piccolezza che ai miei occhi diventa troppo importante per essere tralasciata.
Mi sto facendo del male, pensando di farmi del bene.


Naufrago
È arrivato ormai il momento di salutare un'altra volta la mia terra.
Ogni volta è un dolore immenso, e di volta in volta è sempre più terribile, mentre invece dovrei farci l'abitudine.
Passeranno molti mesi prima che potrò rivederla, assaporarne i sapori, gli odori, i colori, i suoni, le voci.
Ogni volta fa sempre un po' più male, come una morsa al cuore.
Ogni volta sembra che un fuoco mi bruci dentro, è doloroso trattenere le lacrime.
Fa male essere strappati dalla propria terra, doversene distaccare, diventare un esule lontano dalla propria casa.


Naufrago