
Ci ho riflettuto a lungo, abbandonando ogni altro pensiero, ma tutto ciò non basta per definire realmente il dolore, per riuscire a spiegare una sensazione così comune tra le persone ed uguale tra tutti, seppur diversa in ognuno di noi.
È qualcosa di troppo grande, sperare di capire davvero fino in fondo un aspetto così notevole della vita è irrazionale, neanche se spinti dalla più grande ambizione di sapere si può realmente comprendere il dolore.
Tuttavia sono riuscito a giungere almeno ad una conclusione, a dare risposta ad uno dei più grandi interrogativi che mi assillano e che spesso mi tormentano la notte senza lasciarmi dormire.
C’è un limite al dolore?
Ebbene sì, è innegabile. Tutto ha un inizio ed una fine anche se magari mascherati, è la scienza esatta della vita: siamo nati dal niente, ci siamo evoluti, siamo cresciuti non solo esteriormente e viviamo un lasso di tempo determinato chissà da chi o da cosa per poi tornare ad essere nulla, perché anche un mucchietto di polvere con una leggera brezza si disperde.
Qual è il limite di ogni dolore?
Non ce ne è uno determinato universalmente, ma è unico per ogni individuo, perché la vita di ogni individuo è diversa da quella di un suo simile.
Nonostante ciò, esiste un elemento che accomuna ogni confine del dolore: gli effetti che quel filo spinato ha dentro ogni anima.
Una volta raggiunta la massima soglia del dolore, qualunque altro sarà sempre inferiore, più leggero, ci influenzerà di meno rispetto a quello, riuscirà a lasciarci incapaci di esprimere queste nuove sofferenze perché la più grande è già stata vissuta e trascritta indelebilmente in uno straccio del nostro io.
Il dolore più forte non sempre coincide con l’evento più grave che si può subire e che può cambiare per sempre la nostra quotidianità, il dolore più forte è l’unico capace di innescare nel cuore un meccanismo di autodistruzione per cercare di nascondere quel parassita che ci annienta.
Il dolore più forte è quello che cancella per sempre le lacrime dagli occhi, anche quando quel pianto sembra necessario e viene profondamente ricercato.
Naufrago in quel maledetto mare di pensieri.
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